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“A mio avviso la prima e più importante qualità che una persona deve avere se vuole avere successo è l’onestà, quella vera, che tu devi avere con te stesso e verso gli altri.

“La seconda componente indispensabile per raggiungere il successo è la fortuna, che ti deve sempre essere amica.

“La terza, e non meno importante, è la perseveranza, la forza di saper stringere i denti in ogni momento, soprattutto quando le cose non vanno come tu vorresti.

“La quarta ed ultima componente è la tua intelligenza, che devi usare nella costante ricerca del nuovo e del meglio”

 

La avventurosa vita di Luciano Fantuzzi, fra incontri con capi di Stato, regnanti, ministri, industriali, viaggi intorno la terra.

 

 

Incipit

Il sette dicembre del 1993 Luciano Fantuzzi arriva a Reggio Emilia e compra le OMI Reggiane, azienda che non è solo una impresa, ma anche e soprattutto un pezzo importante di storia della città. Le Reggiane sono in una crisi terribile: chiudono l’ultimo bilancio con un fatturato di quaranta miliardi e ne denunciano ottanta di perdita. Il loro destino è inesorabilmente segnato.

Quella che è stata un fiore all’occhiello della città, che ha dato la certezza del lavoro e del benessere a più di una generazione, ora dovrebbe chiudere per sempre i battenti; quell’azienda che durante l’ultima guerra produceva i migliori aerei da caccia del mondo (il Famoso Sagittario RE2005); quell’azienda che è stata la madre dell’imprenditoria meccanica reggiana quando forzatamente la crisi del ’48 obbligava al licenziamento di ben diecimila operai ma con questa disavventura creava una generazione di tanti nuovi piccoli artigiani, diventati poi imprenditori importanti, da semplici operai ma intelligenti, bravissimi, pieni di tanta buona volontà, che, grazie alla scuola coi fiocchi da cui provenivano, trovandosi senza un lavoro, avevano aguzzato la mente e arrotolatosi le maniche il lavoro se lo sono inventati. Ma questa volta seppure in proporzioni ben diverse, si tratta non più di una riduzione di personale bensì della chiusura definitiva, con la cancellazione per sempre dello storico marchio industriale.

Cinquecentocinquanta persone sono già in Cassa Integrazione Speciale e prossime alla mobilità: e qualcuno c’è già dentro, altri stanno per finirci. I più bravi sono con gli occhi aperti e le orecchie tese, con le valige in mano, pronti ad accettare qualsiasi offerta di lavoro dalle varie aziende della provincia. Ma il momento è difficile. Vi è in atto una crisi internazionale molto pesante.

Ma fortunatamente nell’ombra c’è un imprenditore pronto per rilevarla: è Fantuzzi. Ma chi è Fantuzzi? All’improvviso il suo nome appare sulle prime pagine dei quotidiani, ma per i più Fantuzzi è un illustre sconosciuto nella nostra città. E dire che in tutti gli stati del mondo, dal Far East, all’Africa, alle due Americhe, all’Europa, quando arriva in un porto è trattato con la dignità che si riserva ad una alta personalità.